Tutto è cominciato nel 2007 a Nervi: Davide e Emanuele creano un locale estivo chiamato i Troeggi perché la location era ricavata dagli antichi lavatoi. Quattro estati, fino al 2010, quando pensano che la loro idea, probabilmente, può funzionare anche d’ inverno; scelgono il cuore della “Movida” genovese, al numero 61 r di via Chiabrera, angolo suggestivo del Centro Storico ma accessibile e sicuro, a due passi da piazza San Lorenzo. Non finisce qui, però: nel 2014 è la volta dell’ Enoteca, al 73 r sempre di via Chiabrera. E qualche giorno fa ecco l’ apertura di un’ altra Bruschetteria in via San Lorenzo al 57 r, proprio sulla piazza…
Non manca certo a questi ragazzi la voglia di fare e, soprattutto, di lavorare: pensate che i due locali sono aperti sette giorni su sette!!!
La qualità e l’ equilibrio della proposta sono l’ arma vincente: bruschette, tartare di carne o di pesce, formaggi e salumi e poi birre artigianali italiane di alto livello e vini, nazionali ed esteri, bio…
“Tutta roba già vista, modaiola…che noia!” Li sento già i commenti dei “So-tutto-io”. Ovviamente non è così: la cifra stilistica che contraddistingue i Troeggi è il rigore nel ricercare alta qualità in tutto il menù; tanto per dare un’ idea, elenco qualche proposta:
Le bruschette più vendute:
Burrata e Culatello
Gorgonzola e Mostarda di Cremona
Salmone affumicato scozzese Loch Fyne e Tomino fresco
Le tartare più richieste:
Baccalà con olive taggiasche e olio
Fassone all’inglese con Tabasco e Worcester
Fassone con pomodori secchi e pinoli
Quache birra:
Extra Omnes
Hammer
Perugia
Rurale
E il tutto a 3.50, 4.00, 6.00, 7.00 €. e così via!
I tre locali lavorano, fanno circolare un mucchio di giovani”giusti” (e anche di meno giovani…), tengono lontana la “brutta gente”, illuminano le strade e le tengono pulite, danno un servizio ai turisti e un’ alternativa ai Genovesi.
Questa è la prova che si può lavorare con onestà e competenza, guadagnando, ovviamente ma anche reinvestendo, rischiando il giusto con lungimiranza e fiducia.
Impariamo dai giovani e non pensiamo solo alla Genova di cinquant’anni fa ma sogniamo la Genova del 2050 !!!